MIRROR MASCOTS
|
Un must degli anni '80 sono state sicuramente le "mirror mascots", i pupazzi da specchio. Accompagnavano di giorno e di notte i camion, applicate ai tetti, alle bagagliere, ai camini di aspirazione dei mezzi, a volte anche alle mascherine anteriori.
La prima mascotte di tutte penso sia possibile affermare con ragionata certezza che si tratta sicuramente del Bibendum della Michelin, famosamente nota anche come Omino Michelin. La mascotte per definizione, nasce come pupazzo da esterno probabilmente negli anni '60, dove accompagna i mezzi da distribuzione Michelin appoggiata a gambre incrociate sul tetti dei mezzi, con sul petto una fascia gialla recante la scritta Michelin. Gia' alcuni film in bianco e nero francesi , di fine anni '60, mostrano alcuni mezzi che fanno sfoggio di Bibendum. Nato quindi come oggetto promozionale, nel giro di pochi anni diventa ben presto preda ambita dei camionisti francesi: illuminato poi si rende riconoscibile anche di notte, creando un suggestivo effetto. In Italia lo vedremo arrivare nella seconda meta' degli anni '70, anche se abbastanza saltuariamente sulle strade italiane. Spesso da solo, era facile vederlo oltre che sugli specchi retrovisori, sulle bagagliere che in quegli anni erano sovente poste sui tetti dei mezzi, sovente accompagnato da fioche luci di posizione supplementari che pochi arditi camionisti applicavano sui tetti dei mezzi. Nel nord Europa ad inizio anni '80 il fenomeno e' invece un po' piu' articolato, e vede la comparsa di diverse mascots. Tra le piu' note ricordiamo Flipjie e Holland Duck. Il primo, riproposto in scala 1/24 anche da Italeri come il Bibendum di Michelin, altro non e' che la mascotte della fabbrica di marmellata Betuwe ( 1885 - 1993 ) della citta olandese di Tiel, dove in suo onore e' stata fatta erigere anche una statua a sua immagine. Traducibile in italiano in un poco simpatico "Pipino", e' nato nel 1935 in una agenzia di pubblicita' per essere utilizzato come mascotte in una fiera, Flipje con il suo corpo di lamponi e' stato anche protagonista di fumetti. E ben presto diventa anche portachiave, candela, fermaoggetti, soprammobile, e mascotte da camion,con il suo braccio alzato in segni di saluto, in una data valutabile sul finire degli anni '70. Il secondo e' meno conosciuto forse ma si vide un po' anche in Italia su qualche mezzo nostrano. Il papero - camion fu sempre una mascotte olandese, e poteva essere acquistata dai soci dell'Holland Duck Club, club di camionisti organizzato nei primi anni '80 dalla rivista specializzata Truckstar. Spesso era accompagnato dal Bibendum Michelin, posizionati entrambi sul tetto uno per lato. Ci furono altre mascotte nel nord europa, ma sicuramente queste 3 sono quelle che ebbero maggior visibilita' e successo. La Michelin ha lanciato recentemente sul mercato una nuova versione del suo Bibendum, e rimane al momento l'unica mascotte che accompagna i mezzi industriali, ma questo avviene in modo maggiore nel nord Europa. In questi ultimi anni i veicoli industriali sono cambiati molto, le aerodinamiche spinte e i tetti alti mal si conciliano con i "pupazzi" che sono progressivamente spariti, mentre una volta bastava applicare sul tetto un supporto al quale agganciare le mascots. Grandi fanali di profondita', luci a led e quant'altro fanno si' che le mirror mascots rimangano un ricordo dei nostalgici dei camion anni '80.
|
|